In seguito al prevalere di modelli e riferimenti neo-classici che avevano influenzato la seconda metà del 700′ e il primo trentennio dell’ 800, si fece largo il desiderio di rompere gli schemi, con il ritorno agli stili e alle forme che avevano caratterizzato il Rococò.
Questa tendenza assunse il nome di Neo-rococò, e fu in auge dal 1830 circa al 1870. Si ebbe così un rinnovato interesse per le linee curve ornate a roccailles e a valenza
floreale, ma con un attenzione maggiore per i dettagli borghesi che non avevano avuto spazio nel precedente Rococò. Fu infatti la nuova borghesia emergente a desiderare un nuovo tipo di sfarzo e di ricchezza, che richiamasse i caratteri grandiosi e leziosi del Rococò.
Questo stile fu molto usato per la realizzazione di sale e salotti, spesso decorati con colori tipo il bianco e l’ oro, e arredati con mobilio riccamente intagliato in spiccato
revival rococò, caratterizzato da riccioli, curve, asimmetrie, e motivi decorativi come: fiori, ghirlande, viticci, conchiglie, e foglie.
Questa tendenza non si fermò solo alla mobilia ma riguardò anche altri campi come l’architettura, l’abbigliamento e l’oreficeria.