Siamo così presi dal nostro vivere quotidiano, dagli automatismi che ci circondano e dalle comodità, che abbiamo dimenticato il passato, i tempi in cui le cose che comunemente usiamo non erano scontate. Oggi basta un click, neppure tanto pensato, per accendere e spegnere la luce, ma questo ci ha fatto dimenticare gli usi e le consuetudini che per millenni sono stati prevalenti in quest’ambito.
Fin dall’antichità l’uomo si è ingegnato per procurarsi la luce. In fatto d’illuminazione i primi uomini, dopo aver scoperto il fuoco, dovettero immaginare una sorta di focolare trasportabile, ovvero piccole o grandi torce realizzate con rami secchi. Solo con l’avvento degli egizi s’iniziò a parlare di lucerna e lampada a olio, oggetto che si tramandò dall’oriente all’occidente, facendo si che non solo Greci e Romani ne facessero largo uso, ma anche tutti gli altri popoli.
La forza di questo tipo di lampada fu la capacità di procurare una forma d’illuminazione molto più intensa ed efficace.
Le lampade ad olio erano formate da un contenitore in terracotta o bronzo, in cui veniva depositato l’olio vegetale, come liquido combustibile, e da uno o più beccucci laterali provvisti di stoppino in fibra tessile, che intingendosi di materiale combustibile, venivano bruciati ed erano in grado di mantenere la fiamma. Lo stesso principio viene utilizzato oggi per le lampade a kerosene.
All’inizio le lampade a olio di questo tipo erano piuttosto semplici, realizzate in forme piuttosto grezze, e non provviste di coperchio, più tardi invece la forma della lampada incluse una copertura della parte superiore al fine di proteggere l’olio dalle impurità. Un’altra variante nella forma, molto importante, fu l’introduzione del manico, che rese queste lampade delle vere lanterne portatili.
Inizialmente le lampade a olio furono realizzate al tornio, mentre i romani riuscirono a progredire, passando a una realizzazione basata sullo stampo, quindi meno costosa e in grado di diffondere maggiormente questo tipo d’illuminazione. Nel corso della storia le lampade a olio non ebbero solo il compito principale di illuminare, ma anche quello di decorare e rivestirono molta importanza a livello religioso, poiché potevano essere simbolicamente usate durante le cerimonie e assumere forme singolari e significative. Non si dimentichi che la lampada, il lume, poteva rappresentare simbolicamente la vita e l’uomo, nonché la forza della luce perenne.
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18,84 € (18.840,00 € / kg)Tra i XV e il XVI secolo, le lampade a olio iniziarono ad assumere le forme più svariate e soprattutto si arricchirono di particolari decorativi. Fu la rivoluzione industriale a spingere verso nuove tecnologie, ad esempio fu creato il primo olio a base di paraffina e la disponibilità di combustibile più economico favorì l’utilizzo di queste lampade. La lampada a olio si trasformò pian piano da forma d’illuminazione primitiva, a illuminazione efficiente.
Nel XVIII secolo in Italia si ebbe un ritorno in auge delle lampade a olio, la produzione più vasta si ebbe a Roma e nello Stato Pontificio. La particolarità di queste lampade fu il materiale di lavorazione caratterizzato dall’argento e la forma che prevedeva una sorta di serbatoio per il materiale combustibile.
Nel XIX secolo, l’aspetto decorativo tornò nuovamente a farla da padrone, il serbatoio divenne così un elemento per abbellire sul quale furono raffigurate scene tratte dalla mitologia Egizia, Greca e Romana. Nel XX secolo lo scopo di queste lampade è stato quasi del tutto decorativo, piuttosto che funzionale.
Le lampade a olio hanno sempre avuto il loro fascino, per chiunque sia amante della bellezza, della semplicità e della tradizione, in grado di alimentare l’immaginario collettivo, con romanticismo e venature poetiche. Basti pensare all’importanza simbolica storicamente assegnata a questi oggetti, più o meno lavorati, e al ruolo che ebbe nella fantasia, tanto da diventare qualcosa di magico, come ad esempio nella storia di Aladino.
Oggi queste lampade si usano soltanto per creare situazioni o ambienti particolari, con atmosfere antiche, oppure per abbellire la casa, a scopo puramente decorativo, come un qualsiasi altro soprammobile.