Nel periodo barocco gli specchi non vennero usati solo allo scopo di ammirare se stessi o per una questione di cura personale, ma furono ritenuti una componente ineliminabile del design, e quindi utilizzati anche per arredamento e gusto estetico.
In effetti, in questo periodo, la fabbricazione delle cornici fu realizzata con una cura minuziosa e attenta al particolare. Gli specchi divennero simbolo al tempo stesso di ricercatezza e maestosità.
In Francia, durante il periodo di Luigi XIV, le specchiere presentavano ricche volute, con riccioli e fogliame. In Italia le cornici più importanti provenivano da Venezia e dall’Emilia; la loro caratteristica era l’imponenza, con ornamenti che riproducevano boccioli, maschere, angeli, trecce di foglie d’acanto e motivi floreali.
A Roma e a Napoli lo stile degli specchi fu invece più sobrio, alla ricerca della tradizione romana che presentava una maggiore linearità. Le cornici francesi, caratterizzate da ricchezza di elementi e forme, apparivano più leggiadre e leziose rispetto alle cornici di origine italiana. Rispetto alla cornice dei quadri, le cornici per specchiera, presentavano generalmente un un intaglio di fogliame più ricco e sviluppato, con cimase (fascia sagomata curva e sporgente) laterali sia interne, che esterne, alla cornice. Le forme potevano variare da quella ovale a quella rettangolare o quadrata, talvolta, proprio a causa delle cimase interne, la cornice faceva si che lo specchio prendesse una forma irregolare, molto sagomata e quindi non più definibile geometricamente.
Nel Barocco gli specchi furono dunque imponenti ed eccentrici, con una lavorazione di intaglio e doratura del legno molto accurata; la cornice talvolta poteva essere addirittura dotata di applique per le candele o di mensole sporgenti. Tutto il lavoro fatto, con tecniche precise, mirava alla realizzazione di un prodotto finale armonico e dettagliato che oggi sarebbe difficile da raggiungere con l’uso di macchinari moderni.
Nel Barocco gli specchi ebbero notevole importanza, e nel successivo Rococò questa tendenza andò aumentando, con l’inclusione di colorazioni diverse per le cornici. Mentre nel barocco si prediligevano cornici con clorazioni audaci e forti, nel Rococò si ebbero specchiere tendenzialmente color oro, bianche o dipinte con tenui colori pastello.
Per concludere mi piace sottolineare come nel 1700, in alcune case dell’aristocrazia, il numero delle specchiere fosse superiore a quello delle cornici per quadri.